Tecnologia

Come posso mantenere la batteria dello smartphone più a lungo?

Lo smartphone moderno è uno degli oggetti più importanti nella vita di molte persone. Possiamo usarlo per memorizzare tutti i nostri contatti, messaggi ed eventi sia al lavoro che a casa. Ci dà un facile accesso ai siti di social media come Facebook, Twitter e Instagram in modo da non perdere mai un aggiornamento importante mentre siamo lontani dalla nostra scrivania o laptop.

Ma poiché gli smartphone sono così utili, hanno anche bisogno di essere ricaricati abbastanza frequentemente. Personalmente trovo che il mio telefono abbia bisogno di essere ricaricato ogni giorno, a meno che non abbia intenzione di stare fuori per molto tempo senza accesso a una presa elettrica. Questo non è sempre conveniente come ci sono state diverse volte in cui sono stato bloccato da qualche parte con una batteria scarica sul mio telefono quando qualcuno mi ha chiamato inaspettatamente.

La soluzione ovvia sarebbe quella di tenere il vostro telefono collegato tutto il tempo, ma se siete come me, odiate quando il vostro telefono cerca costantemente di connettersi a una rete wireless. Quindi cosa possiamo fare?

Si è scoperto che uno dei maggiori impatti su quanto tempo dura il tuo telefono tra una carica e l’altra, è quanto spesso lo ricarichi. Ogni ricarica fornisce alla batteria solo una carica parziale e questo indebolisce la sua capacità di mantenere la potenza nel tempo. Inoltre, sapevi che lasciare il tuo smartphone collegato tutta la notte in realtà accorcia la durata della batteria causando il surriscaldamento? È quasi come metterlo in una scatola di metallo!

La buona notizia è che ci sono molte cose che possiamo fare per aumentare la durata del nostro smartphone prima di dover trovare una presa di corrente! Qui ci sono alcune consigli per aiutarti a mantenere il tuo telefono in funzione il più a lungo possibile:

Abbassare la luminosità dello schermo. La maggior parte degli smartphone ha un’impostazione che permette di controllare quanto luminoso o fioco apparirà lo schermo. Questo è particolarmente utile se stai usando il tuo telefono alla luce del sole o in altri ambienti molto luminosi dove è difficile vedere le informazioni sullo schermo. Meno intensa è la retroilluminazione, meglio è! Spegni le notifiche push e i servizi di localizzazione per le app che non ne hanno davvero bisogno. Hai davvero bisogno di avvisi su Facebook ogni volta che qualcuno commenta la tua foto? Direi di no, visto che comunque non c’è niente di così urgente. Anche i servizi di localizzazione come il GPS possono consumare la preziosa durata della batteria se non sono necessari, quindi spegneteli quando sononon in uso. Evita di giocare a giochi ad alta intensità grafica o di guardare video per lunghi periodi di tempo. Se stai solo leggendo le notizie, non è necessario che lo schermo passi alla massima luminosità, il che fa risparmiare la durata della batteria. Cerca di non caricare il tuo telefono a meno che non sia molto povero di energia. La cosa peggiore che puoi fare per il tuo smartphone è attaccare e staccare frequentemente la spina senza concedere alcun tempo di ricarica in mezzo.

Tieni a mente questi consigli la prossima volta che la tua batteria inizia a morire! Noterai un ritardo molto più lungo prima di dover collegare il tuo telefono a una presa o a un caricatore esterno.

Prenditi cura del tuo dispositivo e lui continuerà a prendersi cura di te!

Posted by Giulia Marassi in Tecnologia
Come scegliere una lavastoviglie: guida all’acquisto

Come scegliere una lavastoviglie: guida all’acquisto

Dopo avervi spiegato come acquistare un ferro da stiro di qualità oggi ci occupiamo di un altro elettrodomestico indispensabile!

La lavastoviglie nel corso del tempo si è sicuramente classificata come uno degli strumenti più utilizzati della casa, vista la possibilità che offre di risparmiare notevole tempo ed energie che si dovrebbero impiegare nel lavare le stoviglie dopo qualunque pasto, soprattutto se siamo una famiglia particolarmente numerosa.

Ma quale si dovrebbe scegliere? Viste le molteplici che si possono trovare in commercio, non è una scelta facile, ma ci sono alcuni fattori che meritano di essere tenuti in considerazione.

Dimensioni

Di solito ci sono due tipologie differenti di questo macchinario sul mercato, una versione più slim, adatta per chi non sporca molte stoviglie o per le famiglie con minori componenti, o anche perché abbiamo delle misure ridotte a disposizione all’interno della nostra cucina, per cui la scelta risulta essere obbligata. Invece troviamo poi una versione più grande e capiente, adatta per notevoli carichi di lavoro e per chi non ha problemi di spazio, in quanto più voluminosa rispetto alla precedente versione descritta.

Una volta esaminata la questione degli spazi e delle necessità, questi elettrodomestici offrono diverse tipologie di opzioni oltre quella del normale lavaggio, che rimane comunque la principale, quella che alla fine ci porterà ad un determinato tipo di acquisto.

Alcune di queste sono le seguenti:

Poter regolare gli spazi interni. Questa possibilità permette di poter gestire in completa autonomia i porta stoviglie interni, soprattutto quello superiore, così da permetterci di organizzare ciò che ci metteremo a seconda di ciò che abbiamo deciso di lavare, ottimizzando dunque gli spazi e per le persone più esigenti.

Alcune poi offrono schermi e luci in grado di avvisarci sulla tipologia di lavaggio scelto, ci può ricordare che il lavaggio sta terminando, possono anche avvisarci di eventuali dimenticanze nelle operazioni o evidenziare anomalie, permettendoci una comunicazione più attiva con l’elettrodomestico.

Le più moderne possiedono anche un sistema di regolazione, che permette di programmare i lavaggi, indicando l’ora esatta in cui questa deve cominciare ad operare in maniera automatica. Sistema ideale se vogliamo utilizzarla a determinati orari, senza però sempre ricordarci di doverla attivare, basterà infatti caricarla al suo interno delle stoviglie, anche molto tempo prima, ed il gioco è fatto.

Aspetto essenziale, in quanto a sicurezza che alcune di esse sono in grado di offrire è un sistema che blocca l’acqua, in quanto in caso di anomalia, questo interverrà non permettendo più al liquido di fuoriuscire, con il rischio che allaghi la cucina, se non addirittura il resto dell’abitazione, potendo addirittura portare, in alcuni casi a creare notevoli disagi se non addirittura danni.

Per quel che riguarda i sistemi di lavaggio, ne esistono tra i più disparati, però quello principalmente utilizzato sarà quello standard o classico, che laverà le nostre stoviglie alla normale temperatura consigliata, che si attesta intorno ai 70 gradi centigradi. Esistono poi anche diverse funzioni di tipo eco, che diminuiscono i gradi di lavaggio, migliorando l’efficenza sul dispendio di energia e abbattendo i consumi.

Prestazioni e prezzo

Di solito le marche più prestigiose, sono sinonimo di qualità e di una maggior durata nel tempo, in quanto a prestazioni e manutenzione, e si attestano come la scelta più sicura che si possa fare.

Ci sono però altri fattori di efficenza da tenere in considerazione, uno su tutto è il consumo.

Perché se anche è vero che da una parte potremmo cogliere un’offerta vantaggiosa, dall’altra potremmo poi rimetterci nel tempo in virtù delle bollette salate che questa comporta. L’elemento che può aiutarci in essa è il suo grado di identificazione, simboleggiato dalla categoria A, al quale appartiene.

Il più alto ed in più efficiente è quello simboleggiato dalla tripla A, dunque più ci avviciniamo a questo livello, più i consumi saranno ridotti, garantendo qualità e risparmio notevoli. Un buon prezzo che riusciremo a trovare di questa tipologia di prodotti, con queste caratteristiche si può aggirare intorno alle 250 euro. Dunque più siamo vicini a questa cifra, più si può avere la garanzia di aver fatto un buon affare.

Come in tutte le cose dunque bisogna sempre cercare la qualità al giusto prezzo. Anche nel caso della lavastoviglie, dunque, la sua praticità, le sue funzioni, i suoi spazi e non per ultimo i suoi consumi, sono gli elementi da tener in maggiore considerazione, se poi uniti ad un giusto prezzo, si può davvero trovare l’affare.

Posted by Giulia Marassi in Per la casa, Tecnologia
Gli hosting migliori per WordPress: quali sono?

Gli hosting migliori per WordPress: quali sono?

Chi intende creare un sito web o un blog, ha nella piattaforma WordPress una più che valida alleata.

Trattasi infatti di un CSM di tipo open-source, rientrante nella categoria dei software di personal publishing che, oltre alla creazione e alla distribuzione di un portale, fa benissimo il suo lavoro con i contenuti di tipo testuale e multimediale, rendendo la loro gestione decisamente facile e il loro aggiornamento davvero dinamico.

Per un webmaster, sapere quali sono i migliori hosting per WordPress, pertanto, può essere estremamente utile. Ci sono portali, come Hostingideale, che hanno sviluppato una vera e propria guida, ma in questo articolo cercheremo di sintentizzare, elencando i top provider.

Nella scelta dell’offerta commerciale adeguata, occorre tenere conto degli update automatici dei plugin, del core e dei temi, della velocità di upload delle pagine web (fattore di ranking su Google) e dell’uptime, vale a dire della costante raggiungibilità del sito internet dovuta all’assenza di blocchi, rallentamenti, problematiche attinenti alla connettività ed errori che hanno nell’errata configurazione, nell’intasamento e nella scarsa efficienza dei server le principali motivazioni.

Inoltre, anche l’assistenza tecnica gioca un ruolo di cruciale importanza per la risoluzione di problemi con cui, volenti o nolenti, ci si deve prima o poi (meglio il più tardi possibile) confrontare.

Sulla base di quanto detto, ecco pertanto i nostri suggerimenti.

SiteGround

In un elenco, in genere, si parte sempre dalla soluzione migliore. E SiteGround lo è senza ombra di dubbio. In quanto hosting viene considerato dal 2016 dalla community ufficiale di WordPress come uno dei migliori per il CMS. Solo questa semplice menzione ha fatto aumentare di ben 120.000 il numero di sessioni, passando da 30.000 a 150.000.

Il tutto senza il minimo investimento pubblicitario. Qual è la reale motivazione che ci porta a definire SiteGround come il più competitivo hosting un assoluto per WordPress? I suoi aspetti vantaggiosi sono riassumibili nell’eccellenza della qualità del servizio offerto, nelle prestazioni ottime, nell’assistenza tempestiva, anche in italiano, nell’hosting managed, vale a dire la co-gestione del provider con il logico vantaggio di poter contare sulla più totale flessibilità e sulla condivisione di un piano.

L’inclusione gratuita dei backup, la totale sicurezza contro possibili minacce hacker (7 livelli di sicurezza), l’evenienza di upgrade a fronte di nuove esigenze, il 99,99% di uptime assicurato, la garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni sono di certo sinonimo di vantaggio competitivo. I numeri d’altronde sono chiari: dal 2004, i suoi server ospitano più di mezzo milione di domini.

In più, SiteGround è anche economico, dato che il prezzo entry level di un piano ottimizzato ammonta a 3,95 euro al mese. Per usufruire per piani superiori rispetto allo start-up, di possibilità ve ne sono davvero a iosa.

GoDaddy

Anche in questo caso, si è dinanzi ad uno dei più efficienti servizi di vendita di domini, nonché di hosting tra i più conosciuti nel panorama mondiale.

Questa soluzione si rivela estremamente affidabile in quanto a semplicità in fase d’uso, mediante installazione guidata di WordPress via pannello di controllo, statistiche del portale, account di posta elettronica assolutamente gratuiti e opportunità di scegliere in quanto a gestione del server tra Parallels Plesk Panel (Windows) e cPanel (Linux).

Ottima, specie in quanto a tempestività, l’assistenza tecnica, disponibile anche in italiano. In base ai molteplici piani condivisi, come ad esempio Sviluppatore, Ultimate, Deluxe e Economy, il prezzo è compreso tra i 17,07 e i 4,85 euro al mese.

Register

A fronte di un prezzo basic di 3,50 euro mensili, il servizio di hosting per il CMS propone ben 10 gigabyte di spazio su disco, servizi di cache grazie ad un ottimo plugin come Varnish e infine il certificato SSL Let’s Encrypt.

BlueHost

Se c’è un provider che rientra di diritto tra i migliori hosting per WordPress, questo è BlueHost. I suoi tratti distintivi, particolarmente apprezzati dalle migliaia di end-user, sono l’opportunità di creare indirizzi di posta elettronica personalizzati, il dominio gratuito per il primo anno, tutta una serie di tool per portare a termine l’installazione guidata di WordPress e prezzi davvero competitivi, visto che il servizio basic, in promo, parte da 2,95 dollari mensili.

Per soluzioni più professionali, il prezzo finisce inevitabilmente per salire fino a 49,95 dollari al mese. Insomma, chi desidera ospitare un portale di dimensioni ridotte, troverà in BlueHost una soluzione adeguata alle sue reali necessità. Il supporto tecnico, attivo h24 e 7 giorni a settimana, infine, è la ciliegina sulla torta. Non a caso, anche la community di WordPress lo menziona tra i migliori fornitori per il CMS.

Per concludere, questi sono a nostro giudizio i migliori hosting per WordPress. Chi ha intenzione di vedere andare al massimo il proprio WordPress non può assolutamente rinunciare ad un provider che assicuri piani ad hoc per questa valida piattaforma di personal publishing.

Posted by Giulia Marassi in Tecnologia
Acquisti su Amazon: le prepagate vanno bene?

Acquisti su Amazon: le prepagate vanno bene?

Amazon, uno dei colossi che opera online e che consente di acquistare prodotti di diversi settori, rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono fare shopping online.

Vediamo ora se si può usare una carta prepagata oppure se occorre sfruttare altri metodi di pagamento per portare al termine i vari acquisti.

Amazon ed i pagamenti accettati

Il portale di Amazon, conosciuto ormai da tutti coloro che hanno una connessione ad internet, è riuscito a contraddistinguersi per un dato molto semplice, ovvero la possibilità di effettuare il pagamento sfruttando un metodo molto semplice, ovvero quello delle carte prepagate.
Il sito web e-commerce, infatti, è uno dei pochi che approva solo ed esclusivamente questo mezzo per completare la procedura d’acquisto sul suo sito web.

Ed occorre prestare la massima attenzione ad un dettaglio importante: per carte prepagate su Amazon si intendono quelle che sono caratterizzate dal codice di sicurezza presente nella parte posteriore della tessera stessa.

Questo significa dunque che una carta di credito oppure quella del conto bancario, qualora queste dovessero essere sprovviste del codice presente nella parte posteriore delle stesse, non vengono accetate da parte di questo sito web.

Amazon e le tante carte

Una peculiarità di Amazon consiste nel fatto che il sito stesso consente a tutti i proprietari di una carta di tipo prepagato di effettuare una compera sul portale.

Mastercard, Visa e gli altri circuiti, anche quelli meno noti e diffusi sul suolo italiano, potranno essere adoperati senza dover necessariamente effettuare il trasferimento di denaro in altri mezzi di pagamento, intesi sempre come tale tipologia di carte, che sono caratterizzate da un circuito maggiormente noto.

Pertanto Amazon apre le porte a tutti coloro che possiedono una carta prepagata e la risposta al quesito iniziale, ovvero se è possibile usufruire di questo genere di strumento per effettuare una compera, è affermativa.
Inoltre è bene sottolineare che solo questo strumento potrà essere sfruttato per comprare articoli o sottoscrivere abbonamenti, come ad esempio quello a Prime, reso disponibile da Amazon.

Conti bancari ed online, contrassegno e bonifici non vengono approvati da Amazon che consente dunque di portare al termine la procedura d’acquisto sfruttando le carte prepagate.

Come effettuare l’acquisto su Amazon con le carte prepagate

Per effettuare il pagamento su Amazon con questa tipologia di strumento basterà effettuare la registrazione sul sito stesso.

La procedura richiede pochi minuti: inserendo tutte le informazioni che riguardano la propria identità sarà possibile accedere al proprio account nel quale si dovranno inserire tutte le caratteristiche della carta, ovvero numero della stessa, scadenza ed il già nominato codice di sicurezza.
Questa procedura è ugualmente semplice e non comporta delle spese che devono essere sostenute al termine di questa fase.
Solamente nel momento dell’acquisto sarà necessario effettuare il pagamento utilizzando la prepagata che si è deciso di inserire.

Questa deve essere adoperata una volta che si inseriscono gli articoli nel carrello e si procede con la conferma della compera.
La somma di denaro verrà scalata immediatamente una volta che la stessa procedura viene convalidata.

Pertanto Amazon consente di sfruttare solo ed esclusivamente le carte prepagate, indipendentemente dal loro circuito, le quali dovranno essere caratterizzate dal codice di sicurezza presente nel retro della stessa.
Tutti gli altri metodi sono invece esclusi da parte del colosso che consente di acquistare sia prodotti tecnologici che di altro tipo, come cosmetici ed anche diversi altri tipi di articoli presenti sullo store online.

Posted by Giulia Marassi in Tecnologia
Guida all’acquisto delle migliori fotocamere digitali compatte

Guida all’acquisto delle migliori fotocamere digitali compatte

Il mondo delle fotocamere digitali compatte è da sempre uno tra i più concorrenziali nell’ottica di marchi, prestazioni e prezzi. Dopo aver discusso di baby monitor e ferri da stiro, non potevamo non soffermarci su uno dei gadget tecnologici più diffusi!
Se ci dovessimo imbattere nell’acquisto di una di queste fedeli “amiche”, dobbiamo tenere ben presente alcuni dati fondamentali da conoscere e riconoscere al fine di ottenere quello che effettivamente vogliamo dalla nostra compatta.

Diversi sono i parametri da considerare tra cui senza dubbio, il primo della lista, è la risoluzione.
La risoluzione di un fotocamera compatta è espressa in Megapixel e serve ad avere un nitidezza dell’immagine maggiore, se la stessa immagine viene stampata su grande formato o se viene vista su un display di grandi dimensioni; per intenderci, più megapixel avrò la fotocamera e maggiore sarà la risoluzione espressa.

La risoluzione

Se volessimo una compatta in grado di poter sviluppare foto che serviranno successivamente per la stampa di un poster piuttosto che di un quadro magari con il tramonto dell’ultima vacanza fatta, avremmo necessità di avere una compatta da almeno 15 Megapixel in sù, al fine di non far sgranare l’immagine anche se stampata in grande formato.
Se invece i nostri scatti saranno destinati ad essere archiviati in un HDD esterno per poi essere rivisti su uno schermo di un pc o su un tablet, potremmo tranquillamente optare per una fotocamere dai megapixel anche inferiori senza pero’ scendere possibilmente sotto gli 8 Mp.

Schermo LCD

Un secondo fattore molto importante è dato dalla presenza o meno dello schermo LCD per l’inquadratura dell’immagine; le compatte sono nate per essere di semplice funzionamento e molto versatili a differenza delle reflex che sono sicuramente strumenti adatti ad un pubblico più esigente e preparato, per cui la presenza del display LCD ( alcuni modelli lo hanno addirittura estraibile ed orientabile per fare autoscatti o selphie), potrebbe essere una grande comodità.
Oltre al display altro fattore essenziale è la presenza di uno slot di espansione esterno, che ci permetterà di espandere la memoria della nostra macchina fotografica compatta per mezzo di schede SD o MiniSD in modo da non avere problemi di dimensione e di quantità di foto scattate che potrebbe limitarci magari durante il nostro viaggio o durante una gita fuori porta.

Lo zoom

Altro fattore da non dimenticare è lo zoom dell’immagine; nelle compatte le modalità di zoom dell’immagine sono due, ossia lo zoom ottico e quello digitale.
Sono estremamente diversi tra loro, ed il consiglio è quello di dare maggiore priorità allo zoom ottico piuttosto che a quello digitale in quanto lo zoom ottico è ottenuto dal reale distanziamento tra le lenti dell’obbiettivo che creano appunto la vicinanza al focus.

Questo tipo di zoom essendo “reale” non sgrana l’immagine, contrariamente allo zoom digitale che è uno zoom interpolato dalla fotocamera stessa e che portato al massimo regime tende a sgranare parecchio l’immagine portando anche la foto ad un effetto ” mosso” spesso anche se presente lo stabilizzatore d’immagine.
Spesso sulle descrizioni delle compatte questo tipo di zoom non viene esplicitamente definito ( differenziando zoom ottico e digitale) ma viene messo in descrizione direttamente il rapporto totale, ad esempio 24X ( dove si intende 4 x ottico e 6 x digitale ).

Altre funzionalità

Le fotocamere compatte , inoltre, essendo in grado di fare anche registrazioni audio/video, e dovendo utilizzare anche il display lcd per le anteprime, hanno un consumo elevato di batteria, dunque il consiglio è quello di optare per fotocamere con batterie on board specifiche che hanno una durata maggiori e sono più elevate in termini di mAh rispetto alle classiche AA stilo o AAA ministilo che bisogna cambiare spesso.
Se possibile è sempre bene acquistare un pack di batteria aggiuntivo e di facile reperibilità in modo da non tenere mai scarica la fotocamera compatta.
Ultimo consiglio è quello di verificare anche la compatibilità con accessori non solo per il modello specifico, ma almeno per tutta la serie scelta in modo da avere ricambi sempre reperibili in commercio e dai costi accessibili; custodie, treppiedi ed altri accessori, spesso si rivelano utili con il tempo ma altrettanto di frequente non è semplice reperirli nei negozi di tecnologia o informatica.

Posted by Giulia Marassi in Tecnologia